Lake Garda Marathon – Malcesine (VR) 28…9…2008
Alla Lake Garda Marathon avevano un inviato, Marco Betassa, valido corridore soprattutto di maratone, di cui abbiamo pubblicato un’intervista nei mesi precedenti. Appassionato di corse e di viaggi, il 2 novembre sarà di nuovo a New York, nella griglia di partenza dei top runner visto il risultato dell’anno scorso, e ci racconterà questa nuova avventura. Ma ora leggiamo la sua Garda Lake Marathon.
Di Marco Betassa
Innanzitutto il paesaggio in cui si corre la maratona è, a mio parere, uno dei più belli in cui abbia corso. Delle 45 maratone da me disputate in carriera, è quella che più mi affascina per il paesaggio. La natura è stata veramente generosa con la parte nord del Lago di Garda: le ha regalato uno specchio d’acqua meraviglioso, circondato da montagne che si innalzano verticali. La partenza è stata data da Limone sul Garda, paese fantastico, che baciato da un microclima particolare, può permettersi le coltivazioni di olive e limoni (da cui il nome). La maratona prosegue poi lungo la strada statale gardesana occidentale rigorosamente chiusa al traffico fino al paese di Riva del Garda, passando dalla provincia di Brescia a quella di Trento. Successivamente, dopo aver percorso la spiaggia degli ulivi, si lascia per poco il lungolago per raggiungere l’abitato di Arco, famoso per la gara di Coppa del mondo di arrampicata. Il ritorno verso il lago avviene percorrendo una pista ciclabile che conduce fino all’abitato di Torbole, vera patria per gli amanti del windsurf, dove si riprende la statale gardesana orientale (anch’essa chiusa al traffico), per percorrere gli ultimi 15 chilometri e raggiungere l’abitato di Malcesine, dove è posto il traguardo, cambiando nuovamente provincia per entrare in quella di Verona. La maratona è perfettamente organizzata dallo staff guidato da Stefano Ballardini. Da un punto di vista agonistico, per quanto mi riguarda, sono moderatamente soddisfatto per il risultato ottenuto: undicesimo posto in 2h43’12. Il moderatamente è dovuto alla posizione che mi ha lasciato fuori dai premi assoluti; venivano infatti premiati i primi dieci, per cui sono risultato il primo escluso. Ma non me la prendo più di tanto, fa parte delle regole dello sport e nella maratona non ci si può appellare a sfortuna o errori arbitrali: chi mi ha preceduto lo ha fatto perché è stato più forte di me. Il riscontro cronometrico non è affatto negativo: la maratona del Lago di Garda è impegnativa, soprattutto per le numerose curve a gomito disseminate lungo il percorso e per la presenza costante del vento, che farà sì la gioia dei windsurfisti, un po’ meno quella dei maratoneti che si trovano un avversario in più da affrontare. La dimostrazione è data dal fatto che il vincitore Philemon Serem Kipketer, atleta accreditato di un primato personale di poco più di 2h e 10′, abbia vinto in 2h 25′ 56. I miei prossimi appuntamenti agonistici mi vedranno impegnato il 12 ottobre alla mezza maratona di Aosta e il 2 novembre ripercorrerò le strade della Grande Mela per riprovare le emozioni dell’anno scorso.
In allegato la classifica completa.